Generazione Z e comunicazione

Generazione Z e comunicazione nel settore della moda: cosa ricercano i nativi digitali

Gli Zedders, ragazzi under 25, rappresenteranno dal 10% al 15% del comparto del lusso entro il 2025. Insieme ai Millennials, nati tra il 1981 e il 1996, andranno a formare uno zoccolo duro di consumatori che inciderà per il 60% sul mercato mondiale. Generazione Z e comunicazione: da che cosa sono attratti i giovani d’oggi? Sicuramente anche per gli acquisti “deluxe” sono focalizzati su viaggi, comfort personale e strumenti adatti ad attività specifiche.

Brand e Gen Z: attenzione all’ambiente e agli animali

Pratiche green e sostenibili come il mixaggio e il riciclo, all’insegna dello zero spreco, attirano molto il target degli under 25 quando si parla di Generazione Z e comunicazione. Non a caso, negli ultimi anni, si sono diffusi sempre più mercati paralleli di rivendita e attività di noleggio, anche dell’abbigliamento d’alta gamma, in vista di una specifica occasione. Quando si parla di brand e Gen Z marchi e aziende devono considerare che questi nuovi consumatori premieranno le realtà commerciali che riflettono i loro valori legati all’attenzione per l’ambiente, alla produzione etica, all’inclusività e alla lotta contro le discriminazioni. Ugualmente importante risulta per loro il benessere e la tutela degli animali. Vuoi rivolgerti a un pubblico di under 25, tra cui gli universitari? Ti aiuta Universitybox, student agency specializzata nel marketing universitario da oltre 16 anni.

Generazione Z e abbigliamento: shopping online

La Gen Z è la prima generazione totalmente digitale. Oltre il 70% dei consumatori di lusso usa Instagram ogni giorno (contro il 37% di media). Rispetto a un tema come Generazione Z e comunicazione da parte delle aziende, la maggioranza preferisce lo shopping online secondo uno studio del novembre 2019 condotto da Facebook e Instagram in Francia, Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Hong Kong e Giappone. Per la Generazione Z l’abbigliamento di lusso, con relativi accessori, deve comprendere concetti e stili come casual o street wear. Basti pensare ad articoli un tempo impensabili come le sneaker griffate, come quelle prodotte da Dior in collaborazione con il campione di basket Michael Jordan. È cambiato anche il ruolo dello stilista delle grandi maison, oggi più che mai considerato “aggregatore di idee”. Hai collezioni di abiti e accessori di fascia alta e vuoi promuoverli presso gli universitari e gli altri under 25? Contatta Universitybox.