Nonostante Instagram possieda una quota di mercato altissima all’interno del settore social, osteggiata solo da TikTok per gli Zoomer e Facebook, per i Boomer, negli ultimi mesi sta spopolando un nuovissimo social network per giovani che ha l’obiettivo di ribaltare completamente la concezione di social network: Be Real.
Be Real, di che cosa si tratta?
Be Real è una piattaforma di Social Networking nata nel 2020 da un’idea di Alexis Barreyat e Kévin Perreauda. Avendo preso piede prevalentemente all’interno dei College Americani, è arrivato anche in Italia con la stessa potenza. Viene definito il social Anti-Instagram, capiamo assieme perché.
Si differenzia dalle principali alternative social come Instagram e TikTok perché l’idea che sta alla base è che dovrebbe esserci un momento dedicato ai social durante la giornata, così da non rischiare di perdere tantissimo tempo a guardare reels, storie o pubblicarne.
Ed è proprio così che funziona Be Real: una volta scaricata l’applicazione e creato l’account non dovrai fare niente, dovrai solo aspettare che ti venga inviata una notifica. Questa notifica, che ti arriverà ogni giorno, serve per avvisarti che hai a disposizione 2 minuti di tempo per scattare una foto e pubblicarla. Dopodiché non potrai più farlo. Inoltre, la foto resterà online per 21 ore, nelle quali tutti i tuoi amici e conoscenti potranno reagire e commentare. Trascorso questo tempo l’immagine verrà eliminata e tu potrai pubblicarne un’altra.
Giovani e social network, perché Be Real sta avendo così successo?
Questo social è diventato così popolare tra i giovani della Gen Z perché una delle idee che sta alla base di tutto è la spontaneità e la naturalezza. Per fare ciò, infatti, la piattaforma non permette di utilizzare filtri che modifichino la foto e non permette di mettere il tanto amato like. Andando così contro corrente, Be Real ha intercettato i bisogni e le volontà di tutti quei giovani che non volevano rinunciare ai social ma che non si ritrovavano più all’interno della finzione caratteristica delle altre piattaforme.
Infine, quest’ondata Disruptive è stata ciò che ha fatto impazzire gli studenti. L’idea di combattere le grandi piattaforme e ricercare naturalezza e verità ha incuriosito e appassionato milioni di giovani che hanno già scaricato l’applicazione anche in Italia. L’azienda ha anche già raccolto un round di finanziamento che si attesta intorno ai 30 milioni di euro. Non male per un applicazione che si pone l’obiettivo quello di essere utilizzata il meno possibile….
Se hai altre curiosità su Be Real, sui nuovi social o su nuove strategie di comunicazione verso un target appartenente alla generazione zeta, contattaci!