All’interno del settore sono anni che si sente parlare di Marketing non convenzionale e Marketing Esperienziale ma in realtà pochi hanno ben chiaro di cosa si tratta quando si parla di Guerrilla Marketing. Siamo sicuri che molte grandi aziende italiane probabilmente non hanno nemmeno mai sentito questo termine… figuriamoci le PMI.
Ma togliamoci subito il dente dando una definizione quanto più accreditata possibile:
“Il Guerrilla Marketing, o Guerrilla Advertising, è una forma di marketing non convenzionale che utilizza strumenti a basso costo per raggiungere obiettivi, massimizzando i risultati”
Che cos’è il Guerrilla Marketing?
Come si può intuire dal nome stesso, Guerrilla è un termine che deriva dall’ambito militare per indicare una guerra civile, spesso a basso costo. Qui però qualcuno fraintende e negli anni si è un po’ diffusa la concezione che il Guerrilla Marketing sia solo un modo per far parlare di sé o della propria azienda senza spendere un capitale in Advertising. Ma non è così: non si tratta di una qualsiasi trovata fuori dagli schemi che aumenta la Brand Awareness.
Così come tutto ciò che riguarda il marketing e la comunicazione, ci troviamo in un ambito strategico inserito all’interno di un piano di comunicazione ben delineato e strutturato. Il Guerrilla Marketing è (e deve essere considerato) come una tecnica di advertising al pari di quelle che vengono implementate sui social, sui motori di ricerca piuttosto che la cartellonistica.
Come fare Guerrilla Marketing, alcuni consigli
Nonostante si tratti di una tipologia di comunicazione non convenzionale e non basata su schemi e pratiche standardizzate, bensì sulla creatività e sul lampo di genio, ci sono alcuni consigli che è bene seguire se si vuoi implementare una strategia di Guerilla Marketing. Vediamoli assieme:
- Scegli il canale giusto: online o offline? Ricordati che non è importante tanto il canale quanto il passaparola generato;
- Sii coerente. Non distaccarti troppo dalla Mission e dalla Vision del tuo Brand, potresti rischiare di suscitare l’effetto opposto: un passaparola negativo, che nuoce alla tua azienda;
- Non infastidire. Trattandosi di operazioni che potrebbero coinvolgere spazi aperti è molto importante non infastidire le persone presenti e, nel caso sia inevitabile, è fondamentale che questo fastidio sia generatore di uno stimolo propositivo verso il Brand.
Qualche esempio di Guerrilla Advertising
Come accennato in precedenza, sono principalmente le grandi aziende quelle che adottano questo tipo di strategia. Vediamo alcuni casi di successo.
Nike
L’obiettivo alla base della loro strategia era quella di consolidare ulteriormente la propria Mission, costituita da valori come energia, forza, coraggio e vittoria. Uno degli esempi più famosi è sicuramente l’installazione di panchine, all’interno dei maggiori parchi americani, con lo schienale a forma di logo Nike ma con la particolarità di non avere posti a sedere: l’invito era quello di non sedersi e di non riposare bensì di correre e restare attivo.
Gruppo Generali
Per fare un esempio tutto italiano, non possiamo non citare la strategia di Guerrilla Marketing adottata da Generali Assicurazioni. Il fine ultimo era sponsorizzare la nascita di una nuova filiale milanese e, insieme, sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’aspetto previdenziale. Per raggiungere questo obiettivo, fecero in modo di far spuntare un sottomarino in pieno centro a Milano, lasciando tutti a bocca aperta a chiedersi che cosa stesse succedendo.
Se sei interessato a intraprendere una strategia di Guerrilla Marketing non esitare a contattarci. Ricordati che si tratta di una tecnica particolarmente efficace con i giovani e la Gen Z!